1.Bonus energia e gas – II trimestre 2022
Contributo nella forma di credito d’imposta sul costo dell’energia elettrica e sul costo del gas relativi al II trimestre 2022 (modifiche Decreto Aiuti del 18-5). In collaborazione con uno Studio Tributario specializzato proponiamo alle aziende interessate una certificazione del credito maturato per l’utilizzo del credito.
- Finalità e soggetti beneficiari: erogazione di un contributo sotto forma di credito d’imposta utilizzabile in F24 a partire dal 1° luglio 2022, pari ad una quota di costo della materia prima “energia elettrica” e “gas” valorizzato in fattura dal fornitore per il periodo di aprile, maggio e giugno 2022. L’agevolazione è accessibile a tutte le imprese titolari di un contratto di fornitura di gas di qualsiasi tipo e di energia elettrica con potenza impegnata > 16,5 kW diverse da quelle iscritte all’elenco delle imprese c.d. “energivore” e “gasivore”.
- Agevolazione energia elettrica: le imprese intestatarie di un contratto di fornitura di energia elettrica di potenza > 16,5 kW, diverse dai soggetti c.d. “energivori” di cui al decreto del Mise 21/12/2017, hanno diritto ad un credito d’imposta pari al 15% del costo della materia prima acquistata nel II trimestre 2022 qualora riscontrino un aumento superiore al 30% del costo al kWh tra il I trimestre 2019 ed il I trimestre 2022.
ENERGIA ELETTRICA | ||
CHI | CONDIZIONI ACCESSO AL CREDITO | VALORE CREDITO |
IMPRESE NON ENERGIVORE POTENZA > 16,5 KW | – Contratto di fornitura di energia elettrica di potenza > 16,5 Kw; – Costo energia I TRIM 2022 > del 30% rispetto I TRIM 2019 verificato sulle bollette di acquisto e.e. | 15% del costo energia sostenuto nel II TRIM 2022 |
Normativa | art.3 D.l. n.21 del 21/03/22 ed art.2 D.l. n.50 del 17/05/22 |
- Agevolazione gas: le imprese intestatarie di un contratto di fornitura di gas, diverse dai soggetti c.d. “gasivori” di cui al decreto del Ministero della transizione ecologica 21/12/2021 n. 541, per usi diversi da quelli termoelettrici, hanno diritto ad un credito d’imposta pari al 25% del costo della materia prima acquistata nel II trimestre 2022 qualora riscontrino un aumento superiore al 30% del prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME).
GAS | ||
CHI | CONDIZIONI ACCESSO AL CREDITO | VALORE CREDITO |
IMPRESE NON GASIVORE E NON TERMOELETTRICHE | – Costo gas I TRIM 2022 > del 30% rispetto I TRIM 2019 verificato sul portale del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) | 25% del costo gas sostenuto nel II TRIM 2022 |
Normativa | art.4 D.l. n.21 del 21/03/22 ed art.2 D.l. n.50 del 17/05/22 |
2. Finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto Simest per esportatori in area Russia/Bielorussia/Ucraina
- Il 12/7 aprirà il portale per le agevolazioni alle imprese che abbiano esportato almeno il 20% del totale del fatturato nelle suddette aree (media 2019-2020-2021) e che registrino una perdita di fatturato nei medesimi paesi a seguito della crisi Ucraina
- Beneficiari: PMI e Midcap con dipendenti sino a 1.500
- Finanziamento sino a € 1,5 ml a 6 anni (2+4) a tasso zero nel periodo di ammortamento con quota a fondo perduto del 40% sino ad un massimo di € 400.000
- Il finanziamento copre il 100% delle spese sostenute nell’arco di 2 anni circa relative a investimenti in macchinari, impianti e attrezzature, hardware/software, strutture commerciali all’estero, consulenze e spese promozionali connesse ad iniziative di sviluppo su mercati esteri alternativi per un importo non superiore al 25% dei ricavi degli ultimi due bilanci e modulato sulla base della classe di scoring Simest: massimo € 1.500.000 per le classi A1 e A2; massimo € 800.000 per le classi A3 e A4
- Sono previste garanzie sul finanziamento per le classi di scoring A3 (20%) e A4 (40%)
3. Finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto Simest per imprese esportatrici che hanno subito impatti negativi a seguito della crisi Ucraina
- Allo studio del Comitato agevolazioni Simest un’ulteriore misura prevista dal Decreto Aiuti del 18-5 applicata non solo agli esportatori nelle aree interessate dalla crisi, ma anche alle imprese esportatrici in generale per far fronte ai comprovati impatti negativi sulle esportazioni derivanti dalle difficoltà o rincari degli approvvigionamenti a seguito della crisi in atto in Ucraina
- Il Decreto non pone limiti dimensionali per le imprese beneficiarie
- Importo del finanziamento e criteri di concessione: da stabilire
- Contributo a fondo perduto: 40% con presumibile massimale di € 400.000
4 .Contributo a fondo perduto Mise per PMI che hanno subito impatti negativi dalla crisi Ucraina
- In fase di elaborazione il decreto MISE per una nuova misura prevista dal Decreto Aiuti del 18-5, non cumulabile con quelle Simest, per le PMI che abbiano subito ripercussioni economiche negative a seguito della crisi in Ucraina, tradotte in perdite di fatturato derivanti dalla contrazione della domanda, dall’interruzione di contratti e progetti esistenti e dalla crisi nelle catene di approvvigionamento
- Requisiti cumulativi: a) aver realizzato negli ultimi due anni vendite di beni o servizi, ivi compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati con Ucraina, Russia, Bielorussia pari almeno al 20% del fatturato aziendale totale; b) aver subito un rincaro di almeno il 30% nel costo degli approvvigionamenti (trimestre antecedente il 18/5/2022 su analogo trimestre 2019); c) aver subito un calo di fatturato di almeno il 30% (trimestre antecedente il 18/5/2022 su analogo trimestre 2019)
- Agevolazione: contributo a fondo perduto in misura pari al 60% della perdita dei ricavi per le aziende con fatturato 2019 sino a 5 mln e 40% per le aziende con fatturato compreso tra 5 e 50 mln, con un massimo di € 400.000.